Molte famiglie italiane si trovano a confrontarsi con la decisione “nido sì” o “nido no”, ma per affrontare questo dilemma gli studi suggeriscono l’importanza di riformulare la questione, soffermandosi maggiormente sul quesito: “Nido COME?”.
L’importanza di un tempo di qualità
Nelle cure genitoriali…
E’ ormai risaputo che, per quanto riguarda le cure genitoriali, il fattore determinante su un buon esito di sviluppo non è tanto la quantità, ma la qualità del tempo trascorso con il proprio bambino.
…E nella frequenza ai Servizi per l’Infanzia
Lo stesso vale per i Servizi all’infanzia: il National Institute of Child Health and Human Development, negli USA, ha infatti dimostrato che i bambini con esperienza di Nido di qualità nei primi 3 anni di vita hanno uno sviluppo cognitivo e linguistico migliore e si dimostrano più cooperativi e un po’ meno aggressivi e disobbedienti di quelli con un’esperienza di Nido di qualità più bassa.
Laurin e colleghi, in uno studio pubblicato nel 2015, hanno inoltre rilevato come la frequenza ad un buon Nido possa costituire un fattore capace di compensare l’appartenenza ad un nucleo famigliare di livello socio-economico basso, con effetti positivi sulla performance scolastica almeno fino all’adolescenza.
Dunque, come valutare la qualità dei Nidi?
I Servizi per la prima infanzia sono nati negli anni ’30 del secolo scorso, e hanno subìto negli anni una continua ridefinizione della propria natura: sviluppati inizialmente “solo” come spazi offerti alle madri lavoratrici per conciliare la propria vita professionale e famigliare, oggi si configurano anche come contesti educativi che promuovono la crescita e lo sviluppo del bambino a livello cognitivo, affettivo e relazionale …Purchè rispondano ad alcuni requisiti di qualità.
Il requisito fondamentale è il coinvolgimento attivo delle famiglie
Oltre alla presenza di spazi, arredi e materiali adeguati e stimolanti – “a misura di bambino” – e alla presenza di personale specificamente formato, uno dei fattori che maggiormente incide sulla buona qualità di questo tipo di Servizi è il coinvolgimento attivo delle famiglie tramite momenti di incontro con gli operatori, condivisione dei progetti educativi e formativi, passaggi di informazioni ricchi e dettagliati che non si limitino a sterili comunicazioni sulla soddisfazione o meno dei bisogni fisiologici dei bambini durante la giornata, ma che contemplino anche il racconto di cosa fanno nelle ore trascorse lì.
In questo modo, dunque, è l’interazione tra Servizi per la prima infanzia e famiglie a rappresentare l’elemento centrale che garantisce un ambiente educativo di qualità e il benessere dei bambini durante questa fase cruciale dello sviluppo.
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