Spiacenti, nessun contenuto corrisponde ai tuoi criteri.
Integrazione scolastica per bambini stranieri
La presenza sempre più consistente di minori stranieri nelle nostre scuole si inserisce come fenomeno dinamico in una situazione caratterizzata da profonde trasformazioni sociali e culturali. Nel tempo sono state emanate norme che rappresentano una preziosa risorsa per farne fronte:
- la Circolare Ministeriale (C.M.) n. 301 del 1989) relativa all’Inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo;
- la Circolare Ministeriale n° 73 del 2 marzo 1994;
- la legge n° 40 del 1998;
- la Circolare Ministeriale 23 settembre 1998;
- il DPR 394 del 1999.
La promozione e il coordinamento delle iniziative per l’esercizio del diritto allo studio introduce per la prima volta il concetto di educazione interculturale, considerato inizialmente come risposta ai problemi degli alunni stranieri, in particolare per quel che concerne l’apprendimento della lingua italiana e la valorizzazione della lingua e della cultura d’origine.
I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione (indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno) nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico.
Il Collegio Docenti:
-Formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi; la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri.
-Definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. A tale scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali interne alla scuola o mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana da realizzarsi in orario scolastico o extrascolastico
-Formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri. Ove necessario, anche attraverso intese con l’ente locale, l’istituzione scolastica si avvale dell’opera di mediatori culturali qualificati.